10 cose strane sui gatti

di lovemypets_it
10 cose strane sui gatti

10 cose strane sui gatti?

I gatti sono degli essere meravigliosi: teneri, buffi, sono dei perfetti animali da compagnia ma ancora a tratti sconosciuti.

In questo periodo sta aumentando la presenza delle consulente feline e delle veterinarie comportamentaliste che ci permettono di conoscere al meglio cosa passa per la testa di questi esseri fuffosi ma bizzarri.

Ci sono però delle cose strane sui gatti che non tutti conoscono.

Andiamo quindi a scoprire quali sono!

 

1. Quante dita ha il gatto?

Questa è facile!

Le dita dei gatti sono… 18!

Normalmente un gatto ha 18 dita così suddivise: 5 dita nelle zampe anteriori e 4 in quelle posteriori.

Il dito “extra” che si trova in ciascuna zampa anteriore del gatto prende il nome di sperone e la sua funzione principale è quella di garantire la stabilità del gatto dopo un salto, aiutarlo a reggersi in piedi, arrampicarsi con abilità e soprattutto cacciare e afferrare le proprie prede con efficienza maggiore.

10 cose strane sui gatti

2. Perché la festa del gatto si festeggia il 17 febbraio?

Incominciamo col dire che non in tutto il mondo si festeggia il 17 febbraio: in Giappone si festeggia il 22 febbraio, così come in Russia; negli Stati Uniti si festeggia invece il 29 ottobre.

Ma perché in Italia si festeggia il 17 febbraio?

Le ragioni sono molteplici:

Il 17 febbraio cade nel mese dell’Acquario, segno astrologico indipendente che spesso viene associato al carattere del gatto; c’è poi una ragione linguistica  per la scelta del 17 febbraio:  l’anagramma della cifra romana per indicare il numero “17”, ovvero XVII, è “VIXI” (Vixi), che in latino si traduce con “ho vissuto”. E proprio i gatti – per tradizione – si dice che godano del privilegio di vivere sette vite.

Un’altra tesi invece riguarda proprio quello che storicamente era considerato il mese delle streghe e cioè febbraio. Se poi si pensa che il 17 in molte culture è vissuto come giorno sfortunato, questo il motivo per scegliere questo giorno, per esorcizzare le antiche credenze riguardanti soprattutto il gatto nero che fino a poco fa si riteneva portasse sfortuna.

In Italia per definire la data del 17 febbraio è stato fatto un sondaggio  dala giornalista gattofila Claudia Angeletti, lanciando una consultazione diretta tra i lettori della rivista specializzata Tuttogatto.

3. I gatti verdi esistono?

In natura i gatti verdi non esistono ma nel 1995 in Danimarca è successa una cosa molto strana: è nato un gatto verde e gli studiosi pensano che questa colorazione sia dovuta ai livelli di rame nei tubi dell’acqua nelle vicinanze.

Il gattino è stato trovato dalla signora Bischoff che l’ha preso con sé e curato insieme con sua figlia.

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4. Perché è famoso il gatto Socks?

Tutti parlano di Willow, il gatto di Biden che appena arrivato alla Casa Bianca si è ben ambientato e convive serenamente con i cani del presidente degli Stati Uniti.

Ma forse non tutti sanno che anche Clinton aveva un gatto: il suo nome era Socks e godeva di molta più popolarità del presidente degli Stati Uniti, tanto da ricevere settimanalmente molte più lettere di lui!

5. Cibi che i gatti amano

Lo sapevate che i gatti vanno pazzi per le olive e sgranocchiare i rami della pianta stessa?

Un altro cibo adorato dai gatti è il luppolo, mentre non amano gli agrumi.

Se vuoi leggere chi fu il primo vero pittore dei gatti, clicca qui

6. I gatti killer

No, non è il titolo di una serie di successo, ma è la loro natura.

I gatti sono carnivori in senso stretto e sono dei predatori (oltre che prede).

Si calcola che proprio a causa della loro natura di predatori abbiano contribuito all’estinzione di 33 specie diverse .

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7. Felicette

Tutti conoscono la storia di Laika, la cagnolina lanciata nello spazio dai sovietici che purtroppo è morta durante la sua missione. In pochi conoscono invece la storia di Felicette, la prima gattina a essere mandata in orbita dai francesi in un razzo sonda e l’unica a essere sopravvisuta.

8. In Giappone esiste l’isola dei gatti

L’isola si chiama Aoshima. e si trova di fronte alla costa meridionale del Giappone. Abitata dagli umani da 380 anni, nel 1945 Aoshima contava una popolazione di circa 900 persone che è calata drasticamente negli anni a causa della crisi dell’industria locale del pesce. Colpita da pesantissime emigrazioni degli abitanti, al giorno d’oggi solo 20 persone abitano qui e si tratta in prevalenza pensionati.

Ma mentre gli uomini hanno abbandonato l’isola i gatti l’anno trovata molto ospitale e confortevole: portati qui per combattere un’enorme infestazione di topi, 120 gatti selvatici sono diventati i padroni incontrastati dell’isola.

9. Catlover? No, ailurophile

In inglese la parola corretta per indicare una persona cui piacciono i gatti è ailurophile ( (aɪˈluːrəˌfaɪl)).

La parola deriva dal greco ailuros (gatto) + philo (amico).

Al contrario, la parola ailurophobe – una combinazione di ailouros più phobe (paura) – descrive qualcuno che odia i gatti.

Se vuoi conoscere altri modi di dire con la parola cat, clicca qui

10.Quanti gatti ci sono al mondo?

Non è certamente facile fare una conta di questo tipo ma nel 2020 alcuni ricercatori dell’Ecology Global Network hanno stimato che al mondo esistono più di 600 milioni di gatti tra domestici, randagi e nei rifugi.

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