I bracchi di Piera sono meravigliosi e non aspettano altro che una famiglia che li adotti per sempre: sono cani che vengono abbandonati per motivi familiari o perché non riescono più a fare il loro lavoro, cacciare, e si trovano quindi all’improvviso senza una famiglia.
Piera, milanese forte e coraggiosa, è la signora che ha iniziato ad aiutarli, ma la sua storia come amante degli animali parte da molto prima.
Il suo amore per i cani è iniziato quando aveva cinque anni, cercando di aiutare quelli che trovava in giro; adesso che in casa di cani ne ha cinque, aiuta quelli più bisognosi.
Ha deciso di dare tutto il suo amore ai cani di caccia che lei considera i migliori amici dell’uomo: leali, equilibrati, collaborativi, degli ottimi compagni per chi ha voglia di dedicare loro un po’ di tempo.
Il suo primo incontro con questi cani è stato con un pointer affetto da leishmania salvato da una situazione di degrado, legato a una catena di un metro; voleva dargli una seconda vita ed è riuscita facendosi aiutare dall’Associazione Ti Affido Fido, a Gorgonzola, alle porte di Milano.
La sua avventura è iniziata con lui, poi altre volontarie le hanno chiesto aiuto per salvare altri cani da caccia, anche se a volte dà una mano anche a cani che con la caccia non hanno nulla a che vedere.
Chi può adottare un cane da caccia
- Per adottare un cane da caccia bisogna capire se si è idonei: non tutti infatti possono essere dei bravi compagni di vita. Questi cani hanno bisogno di moltissimo movimento, di esplorare luoghi e di annusare in giro.
- Bisogna avere molto tempo per portarli fuori per più ore al giorno.
- Lo spirito del cane da caccia non invecchia mai: sono sempre desiderosi di esplorare il mondo; il loro compagno di vita deve quindi adattarsi ai suoi ritmi se vuole rendere felice il cane che sta per adottare.
- Piera è sempre molto attenta alle famiglie di adottanti, che vuole conoscere personalmente per capire se sono davvero pronte.
Ogni cane ha la sua famiglia, non tutti i cani vanno bene per tutti; quindi inizia la valutazione sia del cane che della famiglia che lo vuole adottare.
Piera paga tutto di tasca sua: le cure, i vaccini, il trasporto, la pensione dove i cani vivono finché non vengono adottati.
Piera porta avanti questa missione solo grazie alle sue forze e alle donazioni delle famiglie che li adottano.
Il benessere dei cani
A volte si fa prendere dallo sconforto: quando i suoi cani rimangono troppo tempo nei box, Piera non riesce a dormire la notte, per lei tutti i cani che salva è come se fossero di famiglia.
È una persona forte! Quando le ho chiesto di lanciare un appello per farsi aiutare, mi ha risposto che bisogna cercare cani nei canili, e dare loro una vita degna di questo nome. Secondo lei, è una scelta molto personale che richiede impegno e sacrificio, non potrebbe mai costringere nessuno ad adottare, ma può invece aiutare un futuro adottante a fare la scelta giusta.