Non so se hai ascoltato il podcast di Beppe Sala, sindaco di Milano: il primo cittadino racconta come adottare un cane o un gatto dal Parco Canile. Ovviamente nel suo racconto si fa menzione solo al capoluogo lombardo, in realtà certe procedure dovrebbero essere adottate (scusa il gioco di parole) ovunque.
L’adozione di un animale non è una cosa da prendere alla leggera e agli adottanti dovrebbe essere dato tutto l’aiuto e il sostegno possibile affinché le cose vadano bene, anche superati i primi mesi di convivenza.
Per questo mi ha colpito particolarmente questo podcast su come adottare un cane dove, tra l’altro, sono state date informazioni corrette, ahimè fino a poco tempo fa, con tanto di messaggio finale utile per tutti che poi ti svelerò alla fine dell’articolo.
Ma andiamo con ordine e vediamo insieme, punto per punto, come dovrebbe funzionare la procedura di adozione da parte del canile, almeno da bando. Se non fosse così, hai tutti i motivi per lamentarti.
Come ti ho detto però le cose all’interno del canile stanno purtroppo cambiando. Speriamo che questo podcast dia un po’ uno scossone a ci lo gestisce e dimostri la volontà di tornare a quello che era un tempo.
Come adottare un cane
Se ci si reca al Parco canile di Milano, meglio avere già le idee chiare.
Ti faccio degli esempi:
- se abiti in un monolocale e non hai la macchina, fossi in te evitarei di prendere un cane che per sua genetica ama vivere solo all’aria aperta;
- se ami tantissimo i pastori guardiani ma non conosci la razza, hai intenzione di far entrare altri animali a casa tua e ogni sera dai una festa per glorificare la vita, forse meglio scegliere un altro cane;
- se vuoi a tutti i costi un cane da caccia ma abiti in Corso Buenos Aires, lavori 11 ore al giorno e il sabato e la domenica ti vuoi, giustamente, riposare, forse non è la razza più adatta a te
Per fortuna però al canile di Milano lavorano delle persone che sono in grado di aiutarti per prendere la decisione corretta.
La procedura di adozione
Ecco come avviene:
- dovrai compila un questionario pre adottivo che dovrai rendere compilato al personale competente. Dalle risposte, il personale qualificato capirà quale cane è il pià adatto alle tue esigenze.
- dopo qualche giorno, un educatore cinofilo che ha lavorato con il cane prescelto, ti contatterà e inizierete un percorso per incominciare a creare un legame con il cane;
- contestualmente agli incontri con l’educatore, inizierà il vero e proprio pre affido. Cosa significa? Che un volontario verrà a casa tua e ti spiegherà come gestire il cane in casa, come metterla al meglio considerato l’arrivo di un altro essere vivente.
- finito il percorso, finalmente il cane viene a casa con te.
Ma non finisce qui!
Dopo l’adozione, entro sei mesi dall’arrivo del cane, ci sarà un controllo post affido per valutare che le cose stiano andando bene o se sussistono problemi.
Ecco.
Parlo per esperienza. Questi passaggi dovrebbero essere comuni in tutti i canili dove, ahimé, il più delle volte pur di liberare un cane dalle sbarre, si tende a dar via i cani un po’ troppo facilmente, incolpando il più delle volte i nuovi proprietari se le cose non vanno come sperato.
Ma questa è un’altra storia.
Ah!
Non ti ho detto come si concludeva il podcast di Sala: il sindaco ricorda a tutti i proprietari di cani di ricordarsi di portar dietro i sacchettini per raccogliere le deiezioni!
Speriamo gli diano ascolto.