Ti è mai capitato di trovare un gattino appena nato e di renderti conto che la madre non è nelle vicinanze?
Il primo istinto è quello di prenderlo per curarlo e accudirlo, dargli da mangiare.
Ti consiglio almeno in un primo momento di aspettare e di guardare se la mamma si è soltanto allontanata per cercare da mangiare. La mamma gatta potrebbe stare via qualche minuto però, non abbandonerebbe mai i suoi mici se non per un grave e valido motivo.
Se passa troppo tempo e la mamma non si fa vedere, è arrivato il momento di aiutare il gattino abbandonato per evitare che soffra troppo.
Non pensare però che sia facile prendersi cura di un gattino appena nato, richiede molto tempo e molta attenzione.
Se pensi di non potergli dedicare la tua presenza costante, ti consiglio di portarlo in un gattile o comunque di chiamare qualcuno che possa realmente prendersene cura. Se invece le notti in bianco e un cambio temporaneo di routine non ti spaventano, questo articolo fa per te.
Prendersi cura di un gattino appena nato:
le cose da fare immediatamente
La prima cosa che devi fare se vuoi prenderti cura di un gattino appena nato senza mamma è quella di procurarti del latte maternizzato che gli dovrai somministrare almeno ogni due ore, anche durante la notte.
Ma cos’è il latte maternizzato?
La premessa è che il latte vaccino non va bene per i mici appena nati, non andrebbe bene neppure per quelli adulti nonostante la leggenda ci faccia vedere sempre i mici che sorseggiano da una ciotola piena di latte vaccino.
Il latte vaccino no va bene per i gatti a maggior ragione per quelli appena nati, a cui dovrai somministrare il latte maternizzato: si tratta di un latte fatto apposta per lo svezzamento che si può trovare facilmente in farmacia o nei negozi specializzati.
Non ti nascondo che esistono varie ricette per farlo in casa, ma il mio consiglio è di rivolgersi a un veterinario nutrizionista se lo vuoi fare tu e non affidarsi ai siti magari non specializzati.
Come somministrare il latte a un gattino appena nato?
Lo si può fare tramite siringa, biberon, o tettarelle e per quanto riguarda le porzioni da dare, leggi bene sull’etichetta.
Una cosa importantissima che spesso ci si dimentica di dire: il foro sul biberon non deve essere molto grande per evitare che il gattino assuma troppo latte in un colpo solo e soffochi.
Altro consiglio, non tagliare mai via la punta intera del biberon, il flusso potrebbe creare grossi problemi al gattino, fai solo un foro piccolino; se però hai dei dubbi su come farlo, chiedi consiglio agli esperti.

Il gatto deve succhiare da in piedi o a testa in giù, mai dargli il latte a testa in su
L’importanza della temperatura corporea
Il gattino appena nato è proprio un batuffolo di pelo: il peso è circa di un etto, ha gli occhi chiusi e non riesce a scaldarsi autonomamente. Per questo se deciderai di aiutarlo, dovrai fare quello che la mamma gatta farebbe e cioè tenerlo al caldo per evitare l’ipotermia.
Ti consiglio quindi di munirti di coperte, boule dell’acqua calda (va bene anche una bottiglia di plastica riempita con acqua calda e avvolta in coperte) o anche tappetini termici in modo da tenerlo al caldo, tieni presente che la temperatura di un gatto appena nato è bassissima per cui è fondamentale che in questa fase della sua vita sia protetto, magari all’interno di uno scatolone se il salvataggio è stato improvviso, o in una cuccia piccola, dove sia ben contenuto.
L’importante è che la temperatura dell’ambiente sia di circa 35 gradi.
Si possono utilizzare anche le lampade da terrario, ma non metterle vicino al gattino per evitare che si ustioni.
Attenzione anche ai colpi d’aria e alla corrente, possono essere fatali in questa fase così delicata della sua vita.
Come fa un gatto appena nato a fare pipì?
Dopo averlo scaldato, rifocillato, arriva il momento in cui il gattino dovrà urinare e defecare.
In natura ci penserebbe mamma gatta che, con la lingua ruvida leccherebbe il suo sederino e i genitali.
In questo caso, sei tu la mamma gatta e dovrai quindi munirti di un batuffolo di cotone o un panno umido e massaggiare delicatamente le stesse parti per aiutarlo a evacuare.
Questa operazione deve essere fatta dopo ogni poppata, quindi ogni 2 o 3 ore circa.
Altri consigli importanti per aiutarti ad accudire un gattino appena nato
- Evita di farlo toccare da molte persone: le prime settimane di vita sono le più importanti e il gattino appena nato ha le difese immunitarie ancora basse, più viene manipolato da altre persone più si corre il rischio che possa prendere qualche infezione.
- Lavati sempre le mani prima di toccarlo, lavale bene anche dopo averlo manipolato.
- Se hai altri animali in casa, tienili lontano: non si sa come possono reagire, oltre al discorso delle infezioni che sono dietro l’angolo
Se è la prima volta che hai a che fare con un animale domestico, e soprattutto un gatto, procurati subito il numero di un veterinario perché ti possa seguire passo passo in questa esperienza bellissima ma molto complicata.
Alla fine stiamo parlando di un esserino appena nato, ha bisogno di tutte le cure possibili e di essere seguito da un professionista!
Ref:
https://www.dovelewis.org/
https://vcahospitals.com/know-your-pet/kitten-raising-kittens
2 comments
Grazie! Articolo utilissimo! Un’amica di mia sorella ha di recente trovato un micino senza mamma, le farò leggere questo!
Fammi sapere come procede lo svezzamento!
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