Forse molto spesso sottovalutiamo l’importanza della cura delle zampette dei nostri cani e gatti, ma posso assicurarti che zoppie e altre problematiche legate agli arti sono tra i motivi più frequenti di visite dal veterinario per cani, ma anche per gatti.
Inoltre, sia cani che gatti passano gran parte del loro tempo a passeggiare e correre, motivo in più per dedicare tempo alla toelettatura e al “check” delle loro zampette dopo le passeggiate o almeno con frequenza e metodo.
Le zampe: cosa è importante controllare?
- Il dorso della zampa deve presentarsi morbido e uniforme.
- Il pelo deve essere presente e non devono esserci lesioni come ferite, arrossamenti o zone senza pelo. Ricordati che, se il cane trascina una zampetta o la lecca compulsivamente, potrebbero presentarsi escoriazioni ed essere un primo campanello d’allarme.
- Procedendo l’ispezione è molto importante controllare gli “spazi interdigitali” che devono essere puliti e non devono essere presenti residui di terra o fango, o peggio corpi estranei come aghi, sassolini o spighe. Qui il pelo, nei cani che lo hanno lungo e folto, deve essere toelettato spesso, tenuto accorciato e pulito. È fondamentale che non si crei un ambiente “umido”, particolarmente ricettivo per batteri e infezioni fungine.
- Lo spazio tra i polpastrelli: sulla superficie a contatto col terreno è una zona soggetta a lesioni o alterazioni date da appoggio errato, magari a causa di una postura antalgica (ossia che permette di evitare il dolore) e quindi da indagare approfonditamente.
- I polpastrelli delle zampette dei nostri animali devono essere sempre morbidi, idratati e senza ferite o fissurazioni. Possono essere sia rosa che scuri, lo stato cutaneo copre e protegge uno strato adiposo che ammortizza tutti i loro movimenti (e preserva quindi la salute delle articolazioni) e isola dal terreno.
- Le unghie. Controlla che siano sempre della giusta lunghezza e non ci siano infiammazioni alla base; anche l’unghia dello sperone è molto delicata e non consumandosi per l’attrito col terreno potrebbe crescere a dismisura e causare lesioni e infezioni.
Quali sono i campanelli d’allarme?
Se il cane tende a leccarsi le zampe, potrebbe avere prurito o dolore.
Nel primo caso è importante visitare approfonditamente il paziente e stabilire se la causa possa essere di origine allergica, escludere fonti sospette dall’alimentazione e dal contatto. Se invece il sospetto è che il cane provi dolore, anche lieve, è necessario valutare, con una visita veterinaria, l’eventuale presenza di traumi, anche minimi o di artrosi.
Alcune patologie come la Leishmaniosi inoltre possono causare alterazioni del benessere di cute e pelo, ma anche delle unghie, con eccessivo accrescimento e relative difficoltà a muoversi.
Attenzione in ogni stagione!
In inverno il rischio è legato alla neve, al ghiaccio e alla presenza di sale e altri trattamenti sulle strade.
È necessario prestare molta attenzione alle lunghe passeggiate, utilizzando scarpette protettive o creme adatte che isolino il piede da eventuali traumi, ma anche al pericolo di scivolare e incorrere in danni a strutture articolari.
È sempre consigliabile pulire bene la superficie di contatto al rientro dalle passeggiate ed evitare che il cane faccia “autopulizia”.
Durante la stagione calda invece il pericolo potrebbe essere sottovalutato.
I forasacchi
Noi umani camminiamo sempre con una suola protettiva e spesso non ci rendiamo conto delle temperature raggiunte dal suolo, soprattutto durante le ore più calde, specie se asfalto. Nel periodo degli sfalci, inoltre, l’attenzione è rivolta anche alle spighe (i famosi “forasacchi”) che possono incastrarsi tra le dita e hanno la capacità di penetrare e avanzare spropositatamente, mettendo a rischio la salute delle zampette e non solo.
A volte sono visibili dall’esterno e rimovibili senza difficolta, altre volte può essere necessaria una ispezione più profonda e guidata ecograficamente per risalire alla posizione. In ogni caso spesso si nota il “foro” di ingresso, più o meno aperto ed esplorabile e accompagnato da una essudazione tipica.

Problemi articolari
Per quanto riguarda gli animali che hanno già problemi motori (ortopedici o neurologici) è necessario prestare molta attenzione all’appoggio e al range di movimento di tutti gli arti; anche quelli sani che “compensano” potrebbero incorrere in conseguenze sottovalutate. Potrebbe ad esempio capitare che il cane appoggi o sfreghi la zampa dorsalmente e causi ferite o escoriazioni che a lungo andare andrebbero incontro a infezioni da contatto o da lambimento.
Attenzione quindi all’uso dei carrellini o dei tutori, specialmente perché questo tipo di pazienti spesso non ha una normale sensibilità in quelle zone, quindi sta a noi controllarne lo stato di salute.
Attenzione agli odori sgradevoli
Se compare un odore sgradevole che proviene proprio da una o più zampe, potrebbe essere il segnale di una infezione batterica o fungina (es. Malassezia). Magari accompagnato da eccessivo leccamento o mordicchiamento; anche in questo caso è opportuno rivolgersi al proprio veterinario e analizzare le possibili cause.
Non ultimo la presenza di zoppie, indipendentemente dall’arto colpito e dalla zona interessata è sempre indizio di qualcosa che non funziona.
E se l’animale zoppica?
Molto spesso una alterazione dell’appoggio o del carico non è subito visibile all’occhio del proprietario ma un occhio più esperto se ne può accorgere analizzando il consumo delle unghie o una alterazione dei profili dei polpastrelli, indizio che siamo davanti ad una postura modificata, magari proprio per non percepire dolore al movimento.
Ricordiamoci che l’artrosi è un problema molto comune nel cane, ma anche nel gatto, soprattutto in età adulta avanzata e potrebbe coinvolgere articolazioni estese così come un singolo dito e destare minor preoccupazione ma degenerare se non arrestata o trattata.